2023 Onlyfans e cybersex facciamo chiarezza
Riassunto dei contenuti
Onlyfans e cyber sex facciamo chiarezza: Introduzione
2023 Onlyfans e Cybersex facciamo chiarezza, se negli ultimi mesi ci siamo trovati a sfogliare un giornale o a guardare programmi di approfondimento e talk show ci siamo imbattuti sicuramente nell’argomento onlyfans e cyber sex, ma se i media spesso parlano di questo solo come attrattiva per i giovani di guadagno facile, non mettendo mai in luce i rischi e le problematiche correlate, in questo articolo cercherò di fare chiarezza su tutto questo fenomeno, partendo dalla storia, andando a cosa c’è di attrattivo in questo, ai suoi benefici e ai suoi rischi, cercando di non spingermi in moralismi, ma restando su uno sguardo più neutro possibile.
Cyber sex un po’ di storia
Negli ultimi anni e specialmente durante la pandemia internet ha facilitato lo scambio tra le persone di qualunque età e di qualsiasi parte del mondo, anche in chiave sessuale abbiamo visto questo fenomeno, ma ripercorriamo i passi del sesso a distanza.
Sul finire degli anni 80 sono nate le prime linee telefoniche erotiche e con queste i Dialer, programmi che facevano connettere all’insaputa dell’utente a numeri a tariffazione speciale, i cui costi erano esorbitanti.
Poi vennero le chat, un sistema comunicativo che avveniva all’interno di siti creati appositamente(Irc, Tiscali) e con queste anche le prime chat a sfondo sessuale (chat-sex). Con l’avvento delle web-cam il passaggio dallo scambio di foto al video spesso in diretta fu un attimo.
Nacque così il Cyber-sex (sesso virtuale) cioè l’uso di siti web, interattivi, al fine di intrattenersi in pratiche sessuali virtuali, esempi sono Chaturbate e Cam4 siti a livello mondiale, dove modelle, escort, pornostar, si esibiscono, spogliano e masturbano da sole o in coppia, per dei clienti, dietro ad un compenso economico e dove i clienti possono interagire e richiedere prestazioni o cose da fare, i pagamenti di media andavano per un 60% alle performer e per il 40% al sito.
Il sexting invece è l’invio di messaggi, video, immagini a contenuto sessuale tramite un dispositivo informatico, ma a differenza del cyber sex nel sexting solitamente vi abbiamo una qualche forma di relazione paritaria fra i soggetti, salvo i casi di abuso e ricatto, ma qui si sfora su un punto di vista più legale e penale.
Onlyfans
Lanciato nel 2016 a Londra dall’imprenditore Tim Stokely come piattaforma per pubblicare contenuti di vario genere è esploso durante la pandemia, offre un servizio d’intrattenimento per adulti dietro un abbonamento.
Su OF si trovano i creator e i fan che acquistano contenuti. Fa parte dei social network in quanto permette di interagire con i creator, il sito permette di caricare video, foto, audio di vario genere, va ricordato che non è utilizzato solo per l’aspetto erotico, molto diffusi sono anche video di cucina, fitness e yoga, nonostante questo il 70% dei creator sono giovani donne e l’87% dei fan sono uomini. L’unico limite del sito è l’aver compiuto la maggiore età e non ci sono censure. Il primo trimeste del 2022 ha contato oltre 130.000 utenti.
I creator su onlyfans hanno un guadagno del’80% a differenza dei vecchi siti dei Cam che come abbiamo visto prima erano del 60%, i creator hanno un ricavo medio mensile di circa 150 euro, solo il 10% dei creator arriva a 1000 euro e l’1% fra i 20.000 e i 40.000.
Nonostante il limite della maggiore età il documentario della BCC “Nude4sale” ha smascherato che circa un terzo degli utenti di Twitter che pubblicavano immagini esplicite aveva meno di 16 anni, purtroppo questo problema si verifica anche qui. Ad oggi un creator per potersi iscrivere a OF deve inviare un selfie insieme alla propria carta d’identità, ma nonostante questo molte ragazze minorenni trovano il modo per bypassare questi controlli, invogliate dal modo in cui i media pubblicizzano la facilità di fare soldi anche se poi nella pratica vediamo che non è così.
Inizialmente la maggior parte dei guadagni arrivavano anche grazie alla sola presenza su questo social, oggi è difficilissimo guadagnare molti soldi anche se i media pare che mostrano sono questo aspetto, la chiusura ferrea della pubblicità degli altri social per i creator, che a parità della solita foto in costume di una ragazza cui non viene bloccata un adult creator si vede bloccare il profilo.
Cosa spinge i clienti ad andare su onlyfans
Nonostante la rete abbondi di contenuti pornografici, moltissimi uomini sono più invogliati ad andare su canali di Cybersex, vediamo il perché.
La particolarità di Onlyfans che è l’attrattiva per il maggior numero di fans, è la possibilità di entrare in contatto con l’autore dei contenuti, come è già stato visto in Cina e in Giappone con la vendita di indumenti intimi usati, o nei night club o nei locali di lap dance, in cui il contatto con le performer è l’attrattiva maggiore, sono una via di mezzo fra un’oggettivazione del corpo femminile e il far sentire importante il cliente.
Il cliente delle cam porno o di onlyfans a differenza di chi cerca porno normale in rete ricerca un’interazione virtuale, l’idea che quei contenuti sono stati fatti per lui genera intimità e possesso, ma così si rischia di creare legami che possono portare a una crescente richiesta di interazione esclusiva, a una cyber dipendenza che mina il resto dei contatti umani e per le performer anche a casi di stalking come riportato da molte di loro.
Cybersex: benefici.
Il cyber sex fatto però con un minimo di raziocinio e una buona educazione e preparazione non è solo un rischio guardiamo a chi può giovare:
- Anonimità: Ci da la possibilità di crearsi una nuova identità virtuale, grazie alla quale ci si può sentire più liberi di scegliere, di andarsene rispetto a un rapporto normale. In particolare le donne possono sentirsi più libere di manifestare il proprio piacere sessuale.
- Facile accessibilità: Ci permette di investire poche energie e poco tempo ed ottenere una gratificazione sessuale.
- Evasione della vita quotidiana: è un’illusione credere che ci possa far allontanare dai problemi quotidiani, ma può dare conforto.
- Meno paure e ansie: ci si focalizza sul proprio corpo, sulla propria eccitazione e sul proprio piacere, gli uomini timidi o ansiosi, riescono a ridurre l’ansia da prestazione e i disturbi correlati, ma anche fobia sociale nell’approcciarsi con l’altro sesso.
- Espandere la propria conoscenza sessuale: se usato con moderazione può aiutare a scoprire nuovi aspetti della propria sessualità, questo potrebbe aiutare a migliorare le interazioni sessuali con gli altri anche fuori dal web.
- Appagamento per i narcisisti: per chi ha un problema di narcisismo e ricerca di approvazione i like dei social possono essere una fonte inesauribile di appagamento, ma anche per chi ha problemi di autostima l’approvazione degli altri può rafforzare.
Cybersex: rischi.
Nonostante i giornali e i media continuano a parlare di onlyfans e del sesso virtuale come una maniera facile di fare soldi finendo invece di allontanare i giovani da questo mondo ad attrarli, ma difficilmente fanno chiarezza sui veri rischi di questo mondo, qui di seguito ne elencherò qualcuno.
- Cyberbullismo: il diffondere in rete contenuti erotici non esclude che possono finire in mano di chiunque ed essere la miccia per problemi di bullismo, che possono portare a problemi psicologici, isolamento sociale, vergogna, inadeguatezza, senso di colpa, depressione e anche suicidio. Non tralasciamo anche il problema del Revenge Porn che indica la condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite Internet, senza il consenso dei protagonisti, per i più svariati motivi, ma che spesso causa problematiche psicologiche anche gravi.
- Uso compulsivo: può rischiare di diventare per chi ne usufruisce l’unica fonte di gratificazione sessuale mettendo da parte quasi completamente l’interazione reale con le persone, gli adolescenti sono particolarmente a rischio dipendenza, come per il resto del porno, la mancanza di un educazione sessuale e affettiva adeguata, la non preparazione mentale a questi contenuti fanno il gioco di questa dipendenza.
- Interazioni potenzialmente pericolose: ci sono molte testimonianza di performer americane ma anche italiane che a causa delle relazioni instaurate con i fans sono state vittime di stalking, pedinamenti, ecc.
- Violazioni della privacy: come visto per il cyber bullismo una volta che i contenuti sono in rete possono essere visti e rubati da chiunque nonostante i blocchi che i siti applicano.
- Stigmatizzazione sociale: purtroppo la morale imperante è che sex worker equivalga a prostituta, e che sia la pornografia che il cyber sex sia prostituzione, anche se per prostituzione possiamo elencare solo lo scambio di sesso reale in cambio di soldi. Nonostante la legge Merlin del 1958 non vieta chi lavora del proprio corpo ma chi sfrutta questo lavoro, siamo ancora purtroppo ben lontani da considerare il sex work come un lavoro normale, come invece è successo sia in Germania che in Olanda regolamentando la professione affinché potessero nascere associazioni di lavoratori e lavoratrici, una regolamentazione ad hoc e far si che possano pagare regolarmente le tasse. In Italia vediamo sempre più casi di ragazze licenziate per aver fatto foto nude e aver arrotondato con un sex work, nonostante il numero delle impiegate in questo settore si aggiri intorno alle 90.000. Quindi a meno che non decidete che il sesso sarà il vostro lavoro per la vita, pensateci bene sull’intraprendere questa strada, ci sono casi di bancarie e professori universitari licenziati per aver girato e fatto foto hard.
Conclusioni
Come per tutti i lavori, anche quelli sessuali presentano dei rischi e possono essere precari, non sono adatti a tutti e tutti non guadagnano cifre astronomiche, possono presentare esperienze disturbanti.
Come abbiamo già visto il sex work può marchiare a vita a causa della morale vigente che crea un cortocircuito fra sesso e immoralità, come dice Giulia Zollino educatrice sessuale e forte sostenitrice di una regolamentazione per questi lavori “Sex Work is Work” e non è per tutte. Anche se nella mentalità dei ragazzi stanno cambiando i valori sulla sessualità e del lavoro sessuale, e se prima uno studente universitario andava a fare il cameriere o il lavapiatti per due spiccioli per permettersi gli studi oggi può prendere anche in considerazione questa gamma di lavori. Ogni persona che lavora senza danneggiare le altre merita rispetto, anche se quello che fa a molti non piace.
