Destino e Psiche
Riassunto dei contenuti
Destino e Psiche: Introduzione
Destino e Psiche sono da sempre materiale di studio di psicologi e analisti, e insieme a questi anche i legami che ne fanno parte.
Carl Jung uno dei più importanti psicoanalisti della storia si esprimeva così: “…Rendi cosciente l’inconscio altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino…”
Quando nella nostra vita alcune cose vanno verso un esito sfavorevole o drammatico, pare spesso che qualcosa abbia guidato i nostri passi verso quella conclusione. Attraverso una serie di coincidenze siamo guidati verso quel destino, prendiamo ad esempio la canzone “Samarcanda” di R. Vecchioni dove il protagonista volendo sfuggire dall’angelo della morte ne finisce in mezzo alle sua braccia.
Queste coincidenze appartengono solamente alla sfera psichica, ma essendo inconsce agiscono completamente al di fuori del campo della consapevolezza, i loro effetti appaiono come estranei a noi stessi e frutto di una forza maggiore “Il Destino”
Copione in analisi Transazionale
Tutti abbiamo scritto da soli la storia della nostra vita, cominciamo a scrivere il nostro copione alla nostra nascita, e da adulti questo è quasi sempre al di fuori della nostra coscienza. Berne ha definito il copione come un piano di vita inconscio, preso durante l’infanzia, rinforzato dai genitori, giustificato dagli eventi successi e che culmina in una scelta decisiva. Tutti gli eventi della vita sono programmati per portare a questa scelta finale. Il copione come detto è al di fuori della nostra consapevolezza a meno che non ci diamo il tempo necessario per lavorare al fine di scoprire il nostro copione personale, è probabile che rimarremo inconsapevoli delle prime decisioni che indirizzeranno una fine copionale e le chiameremo destino.
Ad esempio le persone con il copione “mai” tenderanno a dire frasi come: “Io non posso mai avere quello che più desidero”, una persona pensa spesso che vorrebbe tornare all’università per conseguire una laurea, ma non è ancora mai andata a presentare i documenti di iscrizione. Essa potrebbe ottenere facilmente ciò che vuole, ma non lo fa. Non sarà il destino di non riuscire mai a fare quello che vorrebbe a frenarlo ma il suo copione interno.
Profezia che si autoavvera
E’ una previsione che si realizza per il solo fatto di essere stata espressa, predizione ed evento sono circolari, la predizione genera l’evento e l’evento verifica la predizione.
In Psicologia si ha quando il soggetto convinto o timoroso del verificarsi di eventi futuri altera il suo comportamento inconsapevolmente in modo tale da finire per causare tali eventi, in sostanza queste predizioni incidono sulla visione che gli individui hanno di loro stessi, del modo di apparire con gli altri e con il mondo.
Queste profezie creeranno degli schemi stabili e rigidi di comportamento che si ripresenteranno nel tempo in modo inconscio confermando la propria visione delle cose.
Ad esempio Luigi è convinto di non essere in grado di superare un’esame, studia e si impegna ma al momento dell’esame è così agitato che non riesce a rispondere nemmeno ad una domanda e non supera l’esame, darà la colpa al destino e al fatto che se lo sentiva, quando in realtà è un appagamento della sua sfera inconscia per far si di avere ragione.
Quando siamo convinti che ci capiterà qualcosa di negativo ci comporteremo inconsciamente come se fosse vero e quasi sempre ostacoleremo la realizzazione di eventi positivi.
La profezia che si autoavvera è molto presente nella nostra quotidianità, il vero potere sta in chi ascolta la profezia non in chi la fa, prendiamo l’oroscopo, non è chi lo scrive che ha doti preveggenti ma in chi lo legge che si fa indirizzare la giornata da questo in maniera non cosciente e così per i tarocchi ecc.
Avere un atteggiamento positivo ha il potere di mobilitare le nostre risorse e favorire l’accesso al nostro pieno potenziale, mentre averlo negativo ci aiuterà a metterci i bastoni fra le ruote, autosabotandoci.
Per prima cosa cerchiamo di porre più attenzione alle parole che utilizziamo sia con gli altri che con noi stessi, le parole hanno un peso a livello psicologico sia conscio che inconscio ma lo vedremo in un altro articolo.
Le persone che soffrono di depressione e di ansia è come se fossero ingabbiate da una profezia negativa che spesso finisce per disattivare le risorse che la persona davvero possiede, si tratta di un modo di vivere non di destino.
Conclusioni
Da millenni religioni e nuove filosofie hanno portato l’uomo attraverso la preghiera e la meditazione ad avere un atteggiamento positivo verso la vita, ad esplorare il proprio potenziale e a credere che le cose positive arriveranno, ma non è merito di destino, forze o Dei esterni a noi.
Abbiamo già tutto quello di cui abbiamo bisogno dentro di noi ma in molti casi non siamo capaci di trovarlo quindi si ricorre a professionisti, psicologi, counselor e mental coach, affinché ci aiutino a recuperarlo e poter esprimere tutto il nostro potenziale, liberare la nostra parte inconscia, imparare a conoscerla per trarre il meglio da noi, al fine di rimpadronirsi della nostra vita e non farci guidare dalla nostra sfera più profonda.
